L’ultimo bilancio di Meoni senza relazione e con l’astensione di FdI conferma i fallimenti di questa Giunta
Pochi progetti PNRR, programmazione sociale inesistente, frazioni abbandonate, piano per Camucia non condiviso con la cittadinanza, nessun investimento su Terontola… ma la TARI è a +40%
Nel Consiglio comunale di Cortona che si è tenuto oggi è stato approvato l’ultimo bilancio di previsione dell’Amministrazione Meoni, senza neppure la relazione del Sindaco. Continuiamo a riscontrare la totale assenza di programmazione e visione che ha connotato gli anni di questa Giunta.
Sugli investimenti da realizzare con i fondi PNRR il nostro Comune è stato il fanalino di coda della provincia. Le uniche opere pubbliche di rilievo – come la nuova scuola di Camucia – sono frutto del lavoro delle amministrazioni di centrosinistra. La programmazione sociale è inesistente e non è stata reperita nessuna risorsa dei fondi PNRR per realizzare strutture per disabili e anziani, anzi Cortona, che è il comune capofila nella Conferenza dei Sindaci della Valdichiana aretina, ha assistito inerme al taglio di risorse per progetti destinati all’inclusione dei ragazzi con disabilità. Le frazioni versano in un grave stato di abbandono. Gli interventi su Camucia non sono stati in alcun modo condivisi con i cittadini e gli operatori economici, e la nuova Piazza Sergardi, pur rappresentando un intervento condivisibile, non è stata inserita in una seria progettazione urbanistica che la rende una cattedrale sul deserto. Nella frazione di Terontola non sono previsti investimenti, nonostante le numerose esigenze, come una nuova sede per l’asilo nido e la sicurezza stradale. La TARI in questi anni ha avuto un incremento di oltre il 40%.
Il fallimento che descriviamo è confermato dal fatto che nessun componente di maggioranza è intervenuto a sostegno del Sindaco e il gruppo di Fratelli d’Italia si è astenuto, anche se precisiamo che questa astensione, ben lontana da un voto contrario, non fermerà i danni provocati ai cittadini.
Altro punto fondamentale all’ordine del giorno era l’adozione del Piano strutturale, anche questo mai condiviso con i tecnici e i cittadini. Il PS è stato approvato senza che l’amministrazione si sia mai attivata nei confronti della Regione per sostenere le legittime istanze dei cittadini.