di Luca Amodio
Muore dopo un giorno e mezzo di agonia all’ospedale di Arezzo. Il fascicolo aperto in Procura e l’appello sui social della mamma di Ylenia Cavallini. Il caso del Natale 2021
L’appello sui social: “Ylenia ha avuto la sfortuna di trovare cattivi medici”
“Questa è la storia di Ylenia Cavallini che ha avuto la sfortuna di trovare cattivi medici”. Inizia così un lungo post che è apparso su ieri su Facebook, sulla pagina “Giustizia per Ylenia”. A scriverlo è Cristina Fioretti, la madre della ragazza morta a 28 anni all’ospedale di Arezzo il 27 dicembre 2021. L’articolo ha il giro del web e racconta dettagliatamente quello che è successo a Ylenia il giorno di Santo Stefano del 2021.
La morte di Ylenia
Come racconta la madre sul post Facebook, Ylenia arriva al pronto soccorso di Arezzo la mattina del 26 dicembre 2021: “la mattina si era sentita male, aveva iniziato a vomitare e aveva un fortissimo mal di pancia. Alle 13 arriva in ospedale: il triage classifica la situazione come da codice verde“. Siamo nel pieno del periodo Covid, la mamma non può entrare in ospedale e rimane aggiornata con la figlia solo tramite il cellulare. “Vengono fatte le analisi del sangue a Ylenia: così si scopre che ha un’infezione in corso e per questo le viene prescritta una Tac che le viene fatta alle 19 – racconta la signora Fioretti – risulta un colon molto ingrossato e i medici pensano siano feci e che debba andare d’intestino”.
“All’1.44 mi chiama un altro chirurgo, dicendomi che quando ha visitato mia figlia era già in acidosi metabolica: aveva un megacolon tossico che gli hanno dovuto asportare visto che era in necrosi. Mia figlia era in rianimazione intubata e gravissima perché in setticemia. Io credevo fosse un incubo”. “Alle 13.30 (del 27 dicembre, ndr) mi chiamano e mi dicono di andare di corsa perché, testuali parole, “questa ragazza non reagisce a niente” – prosegue la mamma – arrivati lì, l”infermiera mi ha dovuto dire chiaramente “signora sua figlia sta morendo”.
“Ecco cosa dice la cartella clinica”
“È per questo che voglio giustizia per Ylenia e per altri che potrebbero venire”
L’inchiesta in Procura: le indagini in corso
La signora Fioretti, nel maggio del 2022, seguita dall’avvocato Luca Bufalini, sporge denuncia contro ignoti alla stazione carabinieri di Arezzo per accertare le eventuali responsabilità penali riguardo la morte della figlia. La Procura di Arezzo apre un fascicolo: titolare dell’inchiesta è la Pm Francesca Eva.
Dopo un anno e mezzo non è però arrivata né una richiesta di archiviazione né di rinvio a giudizio.