Inchiesta Keu: la Direzione distrettuale antimafia di Firenze manda a processo 24 persone e 6 società. Chimet e Tca al centro dell’inchiesta
Inchiesta Keu, la Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di 24 persone e 6 società, contestando a vario titolo i reati di associazione per delinquere, gestione abusiva di rifiuti, abuso d’ufficio, corruzione elettorale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falso.
L’udienza davanti al gup del tribunale di Firenze Gianluca Mancuso è stata fissata per il 12 aprile prossimo. Un filone dell’inchiesta riguarda anche dirigenti di aziende del comparto chimico-orafo di Arezzo, coinvolti nel presunto smaltimento illecito di rifiuti inquinanti che finivano in un impianto a Bucine (Arezzo).
Tra le 24 persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio figurano politici locali, dirigenti delle società coinvolte, e imprenditori, alcuni dei quali ritenuti collegati alla ‘ndrina dei Gallace di Guardavalle (Catanzaro). Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la gestione abusiva del Keu avrebbe consentito ingenti risparmi, tagliando i costi di circa 24 milioni di euro.
Per il filone aretino sono invece Claudio Tavanti e Claudio Guadagnoli, ex amministratori Tca, Luca Benvenuti (amministratore delegato), Claudio Fagioli e Mario Guidelli per Chimet, oltre a Francesca Tartamella, rappresentante di una società di Perugia consulente di Chimet. Le società coinvolte sono invece Associazione Conciatori, Consorzio Depuratore, Consorzio Aquarno, Lerose srl, Tca spa e Chimet spa.