di Luca Amodio
Arezzo e Castiglion Fiorentino dicono no a Simba La Rue: “non è un buon esempio per i giovani”. Il trapper condannato per la sparatoria non si esibirà in concerto né al pallone di Montecchio né al Centro Affari.
Arriva il doppio no per Simba La Rue. In un primo momento il trapper si sarebbe dovuto esibire al pallone di Montecchio di Castiglion Fiorentino per la festa di carnevale prevista in calendario il prossimo 10 febbraio ma il primo cittadino del Palio dei Rioni aveva espresso agli organizzatori del Carnival Party la sua contrarietà. “Non voglio fare la parte del censore – ci spiega Agnelli – sono a favore della massima discrezionalità e autonomia dei gestori dei locali ma quando si parla di luoghi pubblici c’è un limite che dobbiamo rispettare”. La serata poi era stata trasferita ad Arezzo, al Centro affari, ma è arrivato anche lo stop dal vice sindaco del capoluogo, Lucia Tanti, che ha spiegato: “ad Arezzo Simba La Rue non verrà e non solo perché la richiesta non è stata formalizzata da parte dell’organizzatore, ma in particolare perché questo è un personaggio sgradito a questa città”. Non entro sugli aspetti di tipo giudiziario che pur se pesantissimi da convinta garantista necessitano sempre dei consueti tre gradi di giudizio, entro invece nel merito dei messaggi dei testi di questo pseudo artista che sono violenti, misogini, aggressivi, ignoranti, indecenti – continua Tanti – pertanto assolutamente incongruenti con lo spirito e la civiltà di questa città.
l trapper aveva fatto discutere nei mesi scorsi: Mohamed Lamine Saide, noto appunto come Simba La Rue, era stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi nel processo milanese sulla sparatoria avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022, in cui rimasero feriti due senegalesi. Nella sentenza La Rue era stato descritto come “animato da una violenza cieca e incontrollata” e per questo, insieme al trapper Baby Gang, i giudici avevano riconosciuto tutte le imputazioni contestate: dalla rapina, fino alla rissa, alle lesioni gravi e al porto della pistola, riqualificato come detenzione di arma clandestina.
“Ho ritenuto questo personaggio non gradito a Castiglion Fiorentino, lo dico da sindaco ma anche da genitore, perché certi esempi non vanno bene e non fanno bene ai nostri ragazzi”, sottolinea Agnelli. “Non siamo affatto rammaricati che questo “artista” non si esibisca a Castiglion Fiorentino ed è vero che la location inizialmente individuata per questo evento non è proprio adeguata”, spiega Agnelli sui social. “Ergo, a Castiglion Fiorentino e per i nostri giovani, possiamo tranquillamente fare a meno di “artisti di questo genere”, conclude il suo posto il sindaco di Castiglion Fiorentino sotto al quale sono tanti i commenti di genitori e cittadini che hanno appoggiato la scelta del sindaco.
“Una raccomandazione agli imprenditori del settore dello spettacolo, che non si facciano tramite di eventi di questa natura, e lo dico da convinta liberista e thatcheriana che pur credendo nel valore del libero mercato, questo ha un limite e il limite è la decenza. Siamo pieni di artisti giovani, bravi, italiani e talentuosi capaci di cogliere tutte le sfaccettature dell’animo umano: si valorizzino quelli”, conclude Tanti.