Cortona, ok alla riapertura dell’Ostello della gioventù. La struttura sarà gestita dalla società «in house» del Comune

 

L’immobile tornerà a funzionare per l’accoglienza degli studenti impegnati nei corsi universitari

La Giunta comunale ha dato l’ok alla riapertura dell’Ostello della gioventù, il provvedimento prevede l’affidamento a Cortona Sviluppo. La società «in house» del Comune di Cortona potrà quindi estendere le proprie attività legate alle università straniere che sfruttano gli ambienti di Sant’Agostino, anche per l’accoglienza degli studenti. Nell’immobile di via Maffei sono in partenza i lavori per il ripristino funzionale, fra poche settimane sarà possibile la riapertura della struttura.

«Come amministrazione comunale stiamo da tempo osservando il calo dei residenti nel centro storico di Cortona e ce ne stiamo preoccupando dato che la presenza di persone, soprattutto nei mesi invernali, può dare una spinta importante all’economia della città – dichiara il sindaco Luciano Meoni – Come oramai è noto, l’Ostello della gioventù, che abbiamo trovato chiuso al nostro arrivo nel 2019, fa parte delle opere alienabili del Comune ma, anche a causa della pandemia, i vari contatti ricevuti per un eventuale acquisto della struttura non sono arrivati a compimento».

La struttura, come definito nella delibera adottata dalla Giunta, resta fra i beni alienabili, l’operazione consentirà tuttavia di dare una risposta alle nuove richieste di università straniere e italiane che chiedono soluzioni ad hoc per l’accoglienza degli studenti per lunghi periodi a Cortona. Attualmente solo una parte degli ambienti potrà essere sfruttata a scopo ricettivo, si tratta di cinquanta posti letto, oltre alla sala pranzo e alla cucina. Cortona Sviluppo avrà anche la possibilità di sfruttare gli spazi per potenziare l’offerta di servizi per convegni e manifestazioni culturali.

«Abbiamo il dovere di non lasciare improduttivo l’ex ostello – dichiara il primo cittadino – Per ora si è fatta avanti una università che così potrebbe aumentare considerevolmente la presenza di propri studenti in centro e sono in corso altre richieste per l’utilizzo degli ambienti. Siamo convinti che questa operazione potrà stimolare anche possibili acquirenti. Per il momento cercheremo di dare un contributo importante alla vita sociale, culturale ed economica della città. Il nostro progetto mira ad attirare anche altre realtà di formazione sia italiane che straniere nel centro storico».