L’8 agosto si ricorda la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, rendendo così indelebile, nella memoria del nostro Paese, la commemorazione dei 136 italiani che persero la vita a Marcinelle, così come di tutti gli italiani emigrati vittime di incidenti sul lavoro.
Domani, giovedì 8 agosto, si celebra la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, istituita con Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 dicembre 2001, in occasione della ricorrenza della tragedia di Marcinelle, dove persero la vita 136 lavoratori italiani.
“Anche il comune di Castiglion Fiorentino aderisce alla Giornata Nazionale perché il ricordo di queste morti sul lavoro rappresenta un’occasione per non dimenticare chi, ancora oggi, muore sui luoghi di lavoro, siano essi italiani all’estero che stranieri residenti nel nostro Paese” dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Stefania Franceschini.
L’ 8 agosto 1956 uno scoppio nella miniera di carbone del Bois du Cazier a Marcinelle, sobborgo operaio di Charleroi in Belgio, procurò la morte a 262 minatori, 136 dei quali provenienti dalle nostre regioni, in gran parte da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.
Quel terribile evento costrinse l’Italia a prendere coscienza delle penose condizioni nelle quali versavano i nostri connazionali, costretti a lavorare, lontani dai propri affetti, tra mille rischi ed innumerevoli disagi, nelle viscere della terra.
A partire dal 2001, l’Italia ha scelto proprio la data dell’8 agosto per ricordare simbolicamente tutti i lavoratori italiani scomparsi nell’esercizio della loro professione e favorire l’informazione e la valorizzazione del contributo sociale, culturale ed economico recato con il proprio impegno dai nostri concittadini operanti all’estero.