Il grado di maturazione delle olive risulta essere indietro rispetto ad altre annate.
Questo sicuramente per effetto delle alte temperature e della estrema siccità di questa estate.
“Siamo oramai alla fine di questa campagna ed in prossimità della raccolta, e possiamo dire che, grazie anche alla stagione particolarmente sfavorevole alla proliferazione della mosca (temperature alte e bassa umidità relativa dell’aria per tutto il periodo estivo), con una certa sicurezza quest’anno la mosca delle olive non dovrebbe oramai dare più problemi anche se una certa attenzione va sempre posta”. Lo comunica il tecnico della Coldiretti nell’ultimo bollettino, questo in uscita quest’oggi, della campagna di monitoraggio intrapresa dal comune in collaborazione con “Impresa Verde” di Coldiretti Arezzo, appunto.
Per questa settimana e pure per il prosieguo dunque, permane il solito consiglio: NON SONO NECESSARI INTERVENTI CONTRO LA MOSCA DELL’OLIVO
Anche un eventuale intervento con repellenti (Caolino, Polveri di Roccia, Zeoliti o Bentoniti) risulta oramai superfluo.
“Il progetto è in pieno svolgimento da qualche anno e si è rilevato un notevole aiuto per il mondo agricolo, fatto di professionisti ma anche semplici amatori, che custodisce tradizioni millenarie come, appunto, la raccolta delle olive e la produzione dell’olio che viene considerato alla stregua di un farmaco. Grazie al monitoraggio, quindi, si è potuto tenere sotto controllo l’andamento della popolazione. Dai dati estrapolati nel territorio sono state rilevate delle catture sporadiche e isolate che non vanno a compromettere la produzione dell’olio. Gli olivi hanno beneficiato delle piogge di fine estate ma causa delle ultime piogge della scorsa settimana invece sarebbe meglio aspettare con la raccolta per avere una maggiore resa, anche perché la maturazione delle olive è in ritardo” dichiara Mario Paglicci Reattelli, consigliere comunale che si occupa di Agricoltura.
“Un’ultima osservazione va posta sul grado di maturazione delle olive che, quest’anno in particolare, risulta essere indietro rispetto ad altre annate. Questo sicuramente per effetto delle alte temperature e della estrema siccità di questa estate. Porre quindi molta attenzione alla raccolta che va fatta non troppo in anticipo per evitare rese basse e qualità dell’olio minore. Quest’anno più che in altri la raccolta è bene non farla guardando il calendario, ma osservando il grado di maturazione effettiva delle olive”.
Quindi, anche se ancora mancano alcuni giorni per l’inizio della stazione sono già in cantiere alcune iniziative “volte a sostegno dell’intero comparto. A partire dalla tradizionale ‘Camminata tra gli Olivi’, in programma, quest’anno domenica 27 ottobre alle ore 15, a tutte quelle altre iniziative che hanno coinvolto anche il mondo dei frantoi e del comparto della ricettività gastronomica. E sotto l’unico brand dell’olio-turismo festeggiamo l’arrivo del nuovo olio, il nostro oro verde sinonimo di esperienza e benessere” conclude l’assessore Francesca Sebastiani, che segue le attività dell’associazione nazionale “Città dell’Olio”.
Pensando di fare cosa utile si riportano alcune indicazioni e consigli in merito alle operazioni di raccolta.
RACCOLTA DELLE OLIVE
Si consiglia di raccogliere le olive con le seguenti modalità:
– STATO DI MATURAZIONE: anche se ci sono diverse scuole di pensiero in merito, in genere è bene iniziare la raccolta a olive per la maggior parte invaiate (olive troppo verdi danno rese inferiori). Questo là dove non si debba anticiparla per una presenza più massiccia di Mosca
– METODI DI RACCOLTA: se si raccoglie con agevolatori meccanici quali gli abbacchiatori si dovrà indispensabilmente effettuare un trattamento a base di rame a fine raccolta
– CONSERVAZIONE DELLE OLIVE PRE-FRANGITURA: assolutamente sconsigliato l’ammasso. Adeguata conservazione in cassette areate in locali asciutti in modo da evitare fenomeni fermentativi con netto peggioramento della qualità dell’olio
– FRANGITURA: nel più breve tempo possibile. Dopo la raccolta, non sarà male disinfettare le piante con rameici soprattutto se si usano macchinari meccanici per tali operazioni per evitare il diffondersi della Rogna dell’olivo (vedi). Visto poi che è bene che tale intervento avvenga possibilmente entro le 48 ore successive la raccolta, è possibile pensare anche ad effettuare interventi a più riprese scalarmente man mano che si va avanti con la raccolta stessa per evitare che passi troppo tempo.