Arezzo. Essere al servizio delle imprese, del mondo del lavoro e alle sue esigenze, a partire dalla formazione e dalla conoscenza dello sviluppo tecnologico. Con questo fine, “Zero Spreco EDU” di Aisa Impianti S.p.A., in collaborazione con Confartigianato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha pubblicato il bando per un corso di formazione per “addetto ad impianti tecnologici”.
Con 400 ore, di cui 320 di tirocinio formativo, il corso ha l’obiettivo di formare giovani di età superiore ai 16 anni e persone inoccupate, per inserirle nel mondo del lavoro, in particolare in un settore che registra da tempo una grande richiesta di professionisti: quello dell’impiantistica idraulica, elettrica e del riscaldamento, della loro istallazione e manutenzione (caldaie, frigoriferi, condizionatori, pompe di calore).
Oltre alle ore di formazione teorica, previste presso la sede di Confartigianato ad Arezzo e la centrale di recupero integrale “Zero Spreco” di Aisa Impianti, il corso, in programma da marzo a maggio 2025, prevede anche un tirocinio presso alcune aziende del territorio: Termoidraulica Savinese, Deltaclima, Centro Tecnico BM e Lazzarini & Ricciarini.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 25 gennaio. Il corso è totalmente gratuito e per la partecipazione al tirocinio formativo è prevista un’indennità di 1.000 euro, assegnate al completamento di almeno il 90% del percorso.
“Questo è un lavoro realizzato con Confartigianato, le imprese di settore, Fondazione CR Firenze, rivolto ai giovani che hanno necessità di avvicinarsi al mondo del lavoro e ricevere un’istruzione tecnica, perché possano andare a lavorare nei settori dell’energia, nello specifico l’impiantistica termica ed elettrica. È uno “Zero Spreco”, uno dei progetti con cui noi di Aisa Impianti cerchiamo di sostenere e riversare il nostro impegno su iniziative positive nel territorio- ha spiegato Giacomo Cherici, Presidente di Aisa Impianti s.p.a
“Il ruolo di Confartigianato è quello di essere tra le famiglie, i ragazzi e le aziende- ha detto Alessandra Papini, segretario di Confartigianato Imprese Arezzo. È doveroso per un’ associazione di categoria come la nostra cercare di aiutare le aziende in questa ricerca di manodopera specializzata e dobbiamo aiutare i ragazzi e le famiglie a capire che entrare nel mondo dell’artigianato vuol dire essere moderni, all’avanguardia, specializzati e saper utilizzare tecnologie che sono belle e attrattive. Non è giusto pensare l’artigianato come qualcosa di arcaico e di vecchio, ma il contrario”.
“La speranza è che questo progetto porti i giovani ad interessarsi del nostro lavoro, che è quello che sta mancando da un po’ di anni. Abbiamo personale con un’età media molto alta e non riusciamo a coinvolgere i giovani nei nostro settore, settore che è in crescita. Le aziende del territorio stanno registrando un aumento della richiesta di personale, che al momento manca. Quindi speriamo che questo progetto ci aiuti ad ampliare un bacino da cui attingere per nuove assunzioni, per crescere noi e far crescere i ragazzi” -ha detto Simone Bolgi, presidente della Confederazione Impianti di Confartigianato Imprese Arezzo.