«E come l’arte può sopravvivere al tempo così anche un segno di riconoscenza, di riguardo gesti di affetto, di amicizia, di gentilezza, di rispetto di amore, possono essere eterni perché sono anche una forma di arte.
Perciò facciamo tutti sempre tutto il possibile perché la nostra vita sia un’opera d’arte.»
Mario Naldi ha seguito questa visione facendo della sua vita un’opera d’arte. È per questa sua passione nel vivere che a tre anni dalla scomparsa tutti lo ricordano con stima e affetto.
Medico avanguardista, mecenate, amico, cittadino innamorato del proprio paese, tanti gli aggettivi positivi che lo descrivono sia tra i colleghi della Asl che con lui hanno condiviso i successi e la crescita del reparto di Pneumologia del San Donato di Arezzo, sia tra gli amici che invece lo ricordano nei momenti di gioco, di svago, di cura dei propri hobby e impegno nel preservare “il bello” dei nostri paesi, come la fontana di Sant’Agostino a Castiglion Fiorentino. Restaurata dagli amici del “gruppo sette più uno” di cui Naldi faceva parte e che oggi porta il suo nome, simbolo di una profonda riconoscenza del paese al suo impegno e al legame con esso.
Mario Naldi era anche un medico, uno dei fondatori della Pneumologia moderna. Ha sviluppato l’Endoscopia toracica, oggi conosciuta come Interventisitca pneumologica, grazie all’applicazione, per la prima volta in Toscana, della laserterapia endobronchiale.
Nel periodo che lo ha visto direttore del reparto è stata attivata l’unità di terapia intensiva pneumologica che oggi conta ben 8 posti letto.
A lui va il merito di aver fondato il gruppo multidisciplinare per lo studio e il trattamento delle malattie interstiziali e fibrosi polmonari, e di aver coordinato il GOM (gruppo oncologico multidisciplinare).
«Se la Pneumologia del San Donato è quella che è oggi, lo dobbiamo al dr. Mario Naldi.» Così lo ricorda il dott. Raffaele Scala, oggi direttore della Penumologia e UTIP del San Donato di Arezzo e suo allievo.
«Come suo allievo ricordo la sua dedizione alla crescita dei suoi collaboratori, in particolare dei giovani, sempre teso verso l’introduzione di nuove metodiche e tecniche all’avanguardia per migliorare la qualità e il livello di cura dei cittadini con malattie respiratorie» continua il dottor Scala.
Mario Naldi è scomparso il 16 dicembre 2021 a seguito di una malattia. La comunità medica e quella castiglionese lo ricordano ancora con stima e riconoscenza.