Sparò al vicino che gli demoliva casa: Mugnai a processo per omicidio volontario

Andrà a processo per omicidio volontario Sandro Mugnai, il 55enne che la sera del 5 gennaio 2023 sparò e uccise il vicino di casa, Gezim Dodoli, durante una lite culminata con l’uso di un’arma da fuoco. La vittima, 59 anni, era alla guida di una ruspa con la quale stava demolendo l’abitazione di Mugnai. Questa mattina si è tenuta l’udienza preliminare che ha portato il gup Cascone a richiedere il rinvio a giudizio dell’imputato. Il processo si aprirà il 15 marzo 2025 davanti alla corte d’assise, con la presenza dei giudici popolari.

L’iter giudiziario

Inizialmente, l’accusa nei confronti di Mugnai era di eccesso colposo di legittima difesa, e la richiesta di condanna avanzata dalla Procura era di 2 anni e 8 mesi. Tuttavia, l’avvocato di parte civile chiese la riqualificazione del reato in omicidio volontario, escludendo la scriminante della legittima difesa. Una svolta decisiva arrivò con la sentenza dell’ottobre 2024, che accolse la richiesta e aggravò la posizione processuale di Mugnai, portandolo a dover affrontare un’accusa ben più grave.

Il sostegno e l’incontro con Vannacci

Il caso ha suscitato un ampio dibattito pubblico, soprattutto nella comunità locale di San Polo, dove nel novembre 2024 nacque un comitato di sostegno in favore di Mugnai. Tra i promotori vi sono alcuni cittadini della zona e il parroco Don Natale, che hanno espresso solidarietà all’imputato. L’attenzione mediatica sul caso è cresciuta ulteriormente il 5 gennaio 2025, quando l’eurodeputato Roberto Vannacci si è recato ad Arezzo per incontrare Mugnai e manifestare il proprio sostegno. Un gesto che ha alimentato il dibattito sul tema della legittima difesa e sulle circostanze che portarono all’omicidio.