Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri Forestali, unitamente al Comando della Polizia Municipale di Arezzo, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Arezzo dr.ssa Angela Masiello, stanno eseguendo in Casentino numerose perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di cittadini di nazionalità romena coinvolti in un sodalizio dedito a reati di: riciclaggio, ricettazione, falso in atto pubblico, esercizio abusivo della professione meccatronica e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Le perquisizioni seguono una articolata attività d’indagine che ha permesso di accertare l’esistenza di una vera e propria ‘’centrale industriale’’ dedita allo smontaggio di automobili di lusso di provenienza illecita, italiane ed estere, per la immissione sul mercato dei pezzi di ricambio.
Secondo l’ipotesi investigativa l’attività illecita veniva svolta attraverso false documentazioni attestanti delle fittizie esportazioni di autovetture all’estero, che in realtà non avvenivano, concentrando invece i mezzi all’interno di un capannone, parte di un noto presidio industriale dismesso per intervenuto fallimento, nella media valle casentinese.
Nell’operazione sono impegnati 30 militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Arezzo e della Procura della Repubblica, con l’ausilio di una squadra del Comando di Polizia Municipale di Arezzo, dotata anche di unità cinofile antidroga.
Al momento le attività sono finalizzate a ricercare ed assicurare le fonti di prova riconducibili alle ipotesi ricostruite attraverso le indagini svolte dagli inquirenti.