Tre protocolli per prevenire la violenza e gestire i conflitti

“SO-STARE NEL CONFLITTO LA MEDIAZIONE SCOLASTICA COME RISORSA PER GESTIRE I CONFLITTI E PREVENIRE LA VIOLENZA”, è il titolo del convegno in programma venerdì prossimo, 25 gennaio dalle ore 9.00 nell’Aula Magna Istituto Superiore Giovanni da Castiglione, via Roma, a Castiglion Fiorentino.

Dopo i saluti introduttivi, tra gli altri, del sindaco Mario Agnelli, prenderanno la parola Ida Fabianelli,

Psicologa, Psicoterapeuta del Centro Psicologia Iride, Sonia Rosadini, Psicologa, Psicoterapeuta, Psicotraumatologa, Consulente Psicogiuridico, Mediatrice Familiare e Scolastica sempre del Centro Psicologia Iride, Maria Elena Mungo, Criminologa Centro Studi Nazionale contro la violenza verso donne e minori, e Roberto Ripollino Colonnello Arma Carabinieri di Perugia.

L’incapacità di gestire il conflitto legato alla differenza con l’altro è alla base delle diverse forme di violenza che caratterizzano la società di oggi.

Nel rapporto con i coetanei sfocia in veri e propri atti di bullismo; nel contesto familiare, invece, si esprime attraverso comportamenti prevaricanti che ostacolano l’ascolto e rendono difficile, sia nel rapporto genitori-figli che nelle relazioni familiari, la comprensione dei rispettivi bisogni emotivi e relazionali. La mediazione scolastica è una strategia utile per fronteggiare questi fenomeni, poiché insegna a gestire il conflitto in maniera costruttiva, spogliandolo delle sue valenze negative ed evitando che sfoci in atteggiamenti violenti e prevaricatori. Nel convegno verranno presentati i 3 protocolli di mediazione scolastica ideati dal Centro Psicologia Iride che verranno realizzati nelle scuole del territorio grazie ad un finanziamento della Regione Toscana. Si tratta de “La gestione dei conflitti tra coetanei per la prevenzione del bullismo”, “la gestione dei conflitti tra genitori e figli adolescenti per favorire la comunicazione nel contesto familiare” e “La gestione dei conflitti di genere, per prevenire il fenomeno della violenza di genere”.