I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno concluso una indagine riservata su un asilo nido situato nel Valdarno.
Al termine degli accertamenti, è scattata nella giornata di ieri 4 luglio, l’interdizione dall’esercizio della professione per dodici mesi, in attesa del dibattimento, nei confronti di un’educatrice e titolare di un asilo che si era resa responsabile di più episodi violenti nei confronti dei bambini che le avevano affidato i genitori.
Dopo la segnalazione di alcune mamme, preoccupate per i comportamenti strani assunti dai figli ed il racconto di schiaffi e pizzicotti da parte di una maestra, in conseguenza delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo, durante tre mesi di monitoraggio, sono stati documentati numerosi episodi durante i quali la maestra picchiava e minacciava i bambini.
Le violenze avvenivano sempre quando la maestra si trovava da sola mentre le sue collaboratrici erano in pausa o impegnate in altre stanze: in quelle occasioni, la donna, ad ogni minimo atto di disobbedienza mostrato dai bambini, li percuoteva con schiaffi sulla testa o sul corpo, pizzicotti o frasi minacciose circa l’arrivo “del dottore”.
Il più delle volte gli episodi si verificavano dopo pranzo, quando l’educatrice, rimasta sola con i bambini si occupava di cambiare loro i pannolini o vigilare affinché tutti facessero un riposino pomeridiano, ed era proprio in questi momenti che, in alcune circostanze, si sono manifestati gli atti violenti ed i bambini venivano, in alcuni casi, schiaffeggiati e minacciati; la donna alzava la voce e noncurante dei pianti e delle urla dei bambini, li schiaffeggiava e li colpiva sul corpo e anche alla testa per obbligarli a dormire, a star fermi mentre cambiava loro il pannolino oppure a restare seduti in maniera appropriata sulle sedie dell’asilo. Le altre insegnanti, totalmente ignare ed all’oscuro di quanto accadesse in loro assenza, rientrando dalla pausa non riuscivano mai ad accorgersi di nulla poiché la titolare dell’asilo ogni volta che si trovava in loro presenza mostrava un comportamento adeguato al proprio ruolo facendo come se nulla fosse mai accaduto.
Oltre alle violenze fisiche però, come detto si passava anche alle minacce nei confronti dei bambini che terrorizzati dalla prospettiva di subire nuovamente schiaffi e botte in testa restavano quasi pietrificati smettendo nella maggior parte dei casi in maniera istantanea di piangere e lamentarsi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, nella persona del Procuratore Capo Dottor Roberto Rossi e del Sostituto Procuratore Elisabetta Iannelli, e portate avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo di San Giovanni Valdarno, hanno portato all’emissione ed alla notifica del provvedimento interdittivo all’interessata, la quale non potrà esercitare per un anno intero, alcun tipo di professione che abbia ad oggetto la cura, l’istruzione o l’affidamento per motivi di studio, sanitari o di cure di qualunque persona; il tutto chiaramente in attesa del dibattimento.
Sono in corso, inoltre, accertamenti correlati all’effettivo possesso dei titoli di studio ed abilitativi della professione, poiché vi è il sospetto che non vi siano le condizioni di legge per l’esercizio dell’attività di maestra da parte dell’interessata.