Auto imbottite di oro in nero, scatta l’ultima confisca da 25 milioni

I Finanzieri del Comando Provinciale Arezzo hanno eseguito la confisca disposta – nell’ambito dell’operazione FORT KNOX – dal Tribunale di Arezzo, con la quale viene realizzato il definitivo incameramento nel patrimonio dello Stato dei beni, per un valore di stima pari a € 25 mln, già sequestrati ai condannati in sede di patteggiamento, divenuto definitivo il 27.02.2019, a seguito del rigetto del ricorso presentato in Corte di Cassazione.
L’operazione FORT KNOX, eseguita dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Arezzo sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Arezzo, rappresenta una delle più rilevanti attività eseguite, a livello nazionale, nel settore dell’illecito traffico di metalli preziosi, il cui esito ha permesso di disarticolare una capillare organizzazione criminale, strutturata in distinti ed autonomi gruppi associativi, composta da operatori del settore orafo, in grado di reperire ingentissime quantità d’oro, pagato sempre per contanti ed in “nero”, destinato, a seguito di fusione e trattamento, al mercato estero (in particolar modo la Svizzera).
Complessivamente, l’indagine annovera n. 168 indagati – su tutto il territorio nazionale ed all’estero – per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di metalli preziosi, reati tributari e riciclaggio (poi derubricato a ricettazione), aggravati dalla condotta transnazionale. Proprio quest’ultima aggravante, prevista da una legislazione speciale, ha consentito la confisca “per equivalente” dei beni per € 198.924.000, altrimenti non consentita per gli altri reati.
I vari procedimenti penali, rimasti per competenza territoriale al Tribunale ed alla Procura di Arezzo, sono stati definiti con la condanna di nr. 44 soggetti per patteggiamento e di nr. 16 soggetti con rito abbreviato, nonché con il rinvio a giudizio di nr. 7 soggetti, che hanno optato per il rito ordinario.
Su disposizione della locale Procura della Repubblica, le Fiamme Gialle hanno avviato ulteriori accertamenti, al fine di aggiornare l’attuale situazione patrimoniale dei soggetti attinti dal provvedimento cautelare, confermando l’assenza di ulteriori beni in capo agli stessi a seguito delle misure eseguite nel novembre 2012. Le operazioni di acquisizione al patrimonio statale hanno consentito di versare, in via definitiva, alle casse del F.U.G. (Fondo Unico Giustizia) disponibilità liquide per circa 12 € mln, di vendere all’incanto, tramite l’Istituto Vendite Giudiziarie di Arezzo, metallo prezioso del valore di circa 4 € mln e di consegnare all’Agenzia del Demanio beni immobili del valore di circa 9 € mln.