Il 19 dicembre 1943, alle ore 13,24 Castiglion Fiorentino subisce il 1° bombardamento da parte delle forze aeree alleate. Le bombe vengono dirette contro il Collegio Serristori e l’Ospedale. La zona di Porta Romana viene pressoché distrutta. In tutto muoiono una settantina di persone, di cui 16 erano bambine e personale del Collegio Serristori.
Per non dimenticare, dunque, le atrocità del passato che hanno devastato un paese ma soprattutto i cuori dei castiglionesi domenica 22 verrà ricordato il 76esimo anniversario del bombardamento con una Santa Messa, ore 10.00, in suffragio delle vittime presso la Chiesa di San Filippo, piazza del Collegio. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale, dall’Ente Serristori e dal Rione di Porta Romana.
Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti in Piazza del Collegio. Quest’anno, subito dopo i saluti del sindaco Mario Agnelli è previsto l’intervento di Alfiero Fanciullini che leggerà alcuni passi del suo racconto sulla storia di suo nonno Ulrico, una vicenda, questa, che risale alla prima Guerra Mondiale, drammatica a per certi versi sconvolgente che ha segno per sempre la vita di sua nonna Angiolina, vedova di Ulrico, e di tutta la sua famiglia.
Sempre nell’ambito delle iniziative per il ricordo dei caduti del bombardamento del 19 dicembre 1943, domani mattina all’ospedale S. Margherita (Fratta) sarà effettuata una raccolta straordinaria di sangue aperta a tutti i donatori. Un’idea realizzata da Grimes, Kriptonite e Avis Castiglion Fiorentino. Un gesto forse piccolo, simbolico, ma tremendamente concreto.
Le interviste a Gabriele Giommetti presidente Avis Castiglion Fiorentino, Giacomo Bennati Rione Porta Romana, Bruno Buccelletti Circolo Kriptonite, Alessandro Pallini Grimes e Miriano Tanganelli presidente Avis zonale Valdichiana